Altrove 2018
Uno spettro si aggira(va) per l’Europa: lo spettro del
post-graffiti.
Per un breve periodo durante gli anni Duemila,
l’espressione “post-graffiti” rivaleggiò sui forum
online dedicati al writing con quella più comune
(e più vaga) di “street art” – con cui oggi si è soliti
indicare degli interventi artistici urbani per lo più
legali, spesso monumentali e organizzati nell’ambito
di festival o progetti di rigenerazione urbana.
Rispetto a street art, post-graffiti nasceva dalla
necessità di sottolineare come, in Europa, certe
nuove manifestazioni artistiche urbane derivassero
dall’esperienza del writing newyorchese, e che
addirittura rappresentassero un superamento di
quest’ultimo non solo in termini estetici, ma anche
e soprattutto in termini di riconoscimento da parte
del mondo istituzionale dell’arte e dell’industria
culturale.
In realtà questo superamento estetico e sociale
non si è mai del tutto compiuto: al contrario, nel
passaggio dai margini al centro della società
urbana metropolitana, dai suoi non-luoghi ai suoi
luoghi comuni, molta dell’energia distruttivo-creativa che caratterizzava il writing delle origini si
è prevedibilmente imborghesita, quindi banalizzata.
Ne è risultato un vero e proprio caos, sul piano
nominale quanto su quello estetico e etico: come
restare fedeli alle proprie origini e, a un tempo,
vedere la propria creatività riconosciuta in quanto
arte?
Provenienti dall’Italia, dalla Francia, dai Paesi Bassi
e dall’Austria, gli artisti che partecipano a questa
mostra sembrano rispondere a questo dilemma
generazionale e tipicamente europeo.
Le opere che essi hanno qui riunito riassumono,
secondo le riflessioni, le tecniche e gli stili
apparentemente più disordinati e lontani gli uni
dagli altri – dalla pittura alla scultura, dalla figurazione
all’astrazione, dall’installazione alla fotografia e così
via – una presa di posizione forte e un sentire comune:
ciò che appartiene alla strada rimane nella strada.
L’ingresso del writing nel museo non potrà che
avvenire al prezzo della propria sparizione, e di una
conseguente riapparizione sotto nuove sembianze.
Spettrali, per l’appunto.
Vittorio Parisi, 2018
Post-Graffiti Stress Disorder,
Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Catanzaro
Avanzamento Progressivo è uno spazio dinamico, aperto e mutevole. Arte, video e musica saranno in continuo dialogo. Lo spazio di via Olona cambierà pelle ogni giorno, includendo lo spettatore nel processo creativo degli artisti e ospitando eventi multidisciplinari in relazione all’allestimento e all’artista della giornata. Performance, workshop di rilegatoria con carta di riciclo, laboratori di arte contemporanea inclusiva, talk e tavole rotonde, allestimenti live, video documentari e selezione di dischi.
Il risultato è un continuo work in progress, studiato per esaltare il momento di creazione dell’opera, ma anche per mostrare le differenti vie di attacco allo spazio da parte dell’arte.
Avanzamento Progressivo, 14 - 22 aprile 2018, Milano
Sin dal primo contatto con il MABOS abbiamo apprezzato
l’approccio intellettualmente onesto e la propensione a
realizzare progetti ambiziosi e concreti che non rispondessero
solo a necessità impellenti o dozzinali, ma attraverso la ricerca
del miglioramento, proponessero alle nuove generazioni un’idea
positiva di futuro possibile, che le spingessero ad avere coraggio
e speranza.
L’obiettivo, in contrapposizione all’approccio didattico classico,
che vede gli esperti nel ruolo di progettisti e impegna i bambini in
mere attività realizzative di output predefiniti e imposti, era quindi
quello di far scoprire loro nuove possibilità di creazione e di
consapevolezza del proprio agire, in ambiti in cui la maggior
parte dei ragazzi si riteneva completamente sterile e incapace.
Un Muro Contro, Laboratorio d’Arte in Sila - 100 bambini, 5 giorni, Altrove & Roberto Alfano.
L'Ordine degli Architetti di Bologna, in collaborazione con Kilowatt di Bologna, ha organizzato la terza edizione di ArchiTexture, una rassegna cinematografica all'aperto abbinata a brevi ed informali incontri dedicati al mondo del progetto, per esplorare tendenze, progetti e visioni nel settore dell’architettura e del design.
Arte contemporanea nello spazio pubblico Edoardo Suraci, curatore Altrove